Canzone Occidentale

Con tutta la gente che
Sta chiusa nei suoi se
E che si sfiora e va
Senza un vero perché
Persa in giudizi
E che non sbaglia mai

Per ogni corpo che
Si muove nei suoi se
Anche quando sa
Il senso del limite
Si disperde in moltitudine
Per non soffrire mai

Per ogni muro cento pietre
Le conto e ricomincio
Anche se non varrà
Il senso estetico
La disumanità
Del non soffrire mai

Ma Prima o poi
Ricompreremo scarpe da tango
Noi troveremo una milonga clandestina adatta
Alla nostra voglia
Di ballare su macerie virtuali
Agli effetti dell’economia reale
Ripenseremo poi

Immagini possibili
Di felicità ipotetiche
Siamo persi dentro un vortice
Di pianificazioni media
Campagne di pubblicità integrata
Hi-tech a obsolescenza programmata
Tra occasioni prevedibili
E sconti irripetibili

Ma il primo giovedì del mese
Meditazione trascendentale
E spostarsi in taxi per andare
Ad un vernissage confidenziale
Disquisendo di Berlino Ovest

Facendo finta sia consueto odiarsi tanto
E infine convincersi
D’esser stati solo cauti nei rapporti
Spendersi completamente
È una scelta molto banale...

Ma prima o poi
Noi ci riprenderemo il mondo
Noi troveremo la soluzione retorica adatta
Alla nostra storia
Che potrà sembrare didascalica in effetti
A tutto il resto
Ripenseremo poi.